Quando piangendo andai in Italia
Sogno di dimenticare
davvero il giorno infelice:
in terra straniera
parlano e io ascolto.
Mi lasciano: sono sogni,
domani soffrirò tanto;
nessun uomo al mondo
può dirmelo davvero!
Temo di aver peccato?
Trovi un altro amore,
e un colpo di vento
mi porta via la maledizione?
E dicono che il sorriso
Domani porti sfortuna, domani:
Molti mi sorridono,
E mai mi ameranno!
Sfortunata, straniera,
sono giorno per giorno;
Dio mi ha negato
il dolce riposo.
Cercavo la lontananza,
domani me ne vado misera;
non troverai nulla,
infelice come sono.
Quando sono sul monte
poi amo la valle;
quando giaccio nella valle
dormirei sulle onde del mare!
Se fossi una stella
nella notte oscura,
salirei sulla luna
e amerei pazzamente
Se fossi la rosa più bella
sui monti dello Yemes
così amerei pazzamente,
come ci fossero ducati d’oro.
Con gioia grande e paura
aspetto che tu venga,
oh, i giorni passano
in fretta, aspetto che tu torni.
Verrai o non verrai!
Non so: perché?
Non so, dio mio!
Chi mi sa capire?
Quando mi sei lontano
io ti aspetto;
se tu mi parli
io ti scaccio lontano.
Gina Ranjicic prima poetessa rom della quale siano note poesie in lingua romanes (nata intorno al 1830 e morta nel 1891)