Cora Slocomb di Brazzà: la contessa che salvò la vita a Maria Barbella

Due libri ci fanno conoscere Cora Slocomb di Brazzà (1862 -1944) e sono “La signora di Sing Sing” di Idanna Pucci e “Cora Slocomb di Brazzà l’ingegno e il coraggio” di Marisa Sestito.

Cora, ereditiera americana, sposata con il conte Detalmo di Brazzà, si distinse per il coraggio, l’imprenditorialità, la filantropia e l’amore per il prossimo tanto che riuscì a salvare una donna dalla condanna alla pena capitale.

Vediamo alcune delle sue attività filantropiche e imprenditoriali:

  • fondò la Scuola Cooperativa Merletti a fusello;
  • fondò il Laboratorio Giocattoli di Fagagna
  • scrisse, illustrò e pubblicò “A Guide to Old and New Lace in Italy”
  • partecipò alla società cooperativa anonima per azioni “Le Industrie Femminili Italiane”, nata a Roma nel 1903 e ne divenne la prima presidente del Consiglio di Amministrazione.
  • contribuì al lancio del biscottificio Delser
  • promosse la commercializzazione delle violette, le viole di Brazzà le Viole Blu Compte de Brazza. 

Fu una figura cardine nella rinascita dei lavori femminili italiani, visti come una occasione per guadagnare e diventare indipendenti. La contessa invitava nel castello le giovani di Brazzà facendosi personalmente maestra di merletti a fusello. 

Per salvare dalla sedia elettrica una povera donna immigrata dalla Basilicata, Maria Barbella, andò negli Stati Uniti, assunse un avvocato, si occupò personalmente di far conoscere il caso della giovane.

Dopo aver salvato Maria la contessa fondò scuole nei principali centri di emigrazione: in questo modo gli immigrati avrebbero evitato le truffe e i guai con la giustizia. 

Alcune parole di Cora Slocomb ci fanno conoscere questa intraprendente americana friulana d’adozione: “Cerca di comprendere lo spirito delle leggi nazionali, e obbedire a quelle esistenti; interessati fervidamente della modifica di quelle che consideri tiranneggiare inutilmente qualsiasi classe di cittadini”.

Cora parlando del disagio sociale degli emigrati italiani negli Stati Uniti affermò che se si vuole irrigare un terreno “non si dirige su di esso la potenza incontrollata di un grande fiume. Si scavano attentamente dei canali controllando il flusso affinché il suo effetto sia benefico. Per quale ragione non usate la medesima accortezza con la grande marea umana che si sta riversando sulle vostre coste”

Ricordiamo infine che Cora e il marito Detalmo amavano gli animali, li rispettavano ed erano contrari alla pena capitale. Tutte idee alquanto insolite, per l’epoca.