Emily Greene Balch (1867 – 1961) economista, scrittrice e sociologa ha dedicato la sua vita alla lotta per la pace e alla giustizia sociale. Nel 1946 è stata insignita del Nobel per la Pace per il suo instancabile attivismo.
Balch è stata anche una delle fondatrici della Women’s International League for Peace and Freedom (WILPF).
Durante la I guerra mondiale viaggiò in Europa per sostenere la mediazione e il dialogo, convinta che la guerra fosse una soluzione inaccettabile.
Emily Greene Balch sosteneva che le cause della guerra fossero profondamente radicate nell’ingiustizia economica e sociale; che una pace duratura potesse esistere solo in un mondo più equo. Un pensiero ancora radicale, come quello dell’inaccettabilità della guerra!
A questo impegno l’attivista sommò il lavoro per i diritti delle donne e l’accoglienza dei rifugiati.
L’intera somma del premio Nobel lo destinò alla WILPF.
La sua eredità ci ricorda che la pace non è solo assenza di guerra, ma un impegno quotidiano per un mondo più giusto e inclusivo. Un lungo lavoro che è solo all’inizio.
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