Nellie Bly: la giornalista che cambiò il mondo

Jane Cochran – Nellie Bly – 1864 -1922

Una donna che, in un’epoca in cui le donne dovevano stare a casa, riuscì a lavorare come giornalista, a viaggiare da sola, a compiere il giro del mondo. Diventò una delle giornaliste più importanti al mondo; cambiò il sistema dei manicomi; risollevò un’industria siderurgica dal fallimento e migliorò il sistema di lavoro degli operai.

Elizabeth Jane Cochran, figlia del giudice Michael Cochran, vedovo, e della seconda moglie Mary Jane Cummings anch’essa vedova ma senza figli, fino alla morte del padre visse una vita serena. Poi tutto cambiò e si ritrovarono in grandi difficiltà economiche.

Per migliorare le proprie condizioni di vita la mamma della futura Nellie Bly, Jane, si risposò, ma il nuovo marito si rivelò un uomo inetto e violento. Alle privazioni economiche si aggiunsero quindi violenza e paura.

Nel 1877 il patrigno tentò di uccidere Mary Jane accoltellandola. Alla fine la donna chiese il divorzio e la giovane Elizabeth testimoniò in tribunale contro il patrigno.

Sebbene fosse risaputa la natura violenta del padre, la notizia del divorzio fece comunque scalpore poiché una donna che divorziava era sempre un fatto immorale e pericoloso.

Elizabeth imparò la lezione: non dover dipendere da altre persone! Questa consapevolezza la portò a scegliere una professione adeguatamente retribuita e rispettata: quella di maestra. Per realizzare il suo sogno Elizabeth si recò dal suo tutore per richiedere l’iscrizione alla Indiana Normal School.

A Natale però era già tornata a casa. A causa di conteggi sbagliati da parte del tutore, I soldi erano terminati.

L’anno successivo, nel 1880, la famiglia si trasferì in un sobborgo di Pittsburgh. I fratelli maschi trovarono lavoro e si sposarono, ma per una figlia femmina povera e non istruita le opportunità erano minori e rischi maggiori.

Sarà Bessie Bramble a cambiare la vita di Elizabeth, a rappresentare il modello di donna a cui anelare. Bessie Bramble, pseudonimo di Elizabeth Wilkinson Wade, è l’unica giornalista donna al Dispatch di Pittsburgh, il giornale che legge la giovane Elizabeth. Bessie non è solo una giornalista, è anche la moglie di un ricco banchiere, una madre, un’insegnante, una preside di scuola. È ricca e comunque lavora. È lei il modello che serve alla futura Nellie Bly.

È grazie alla querelle tra il noto giornalista Erasmus Wilson e Bessie Bramble che Elizabeth troverà lavoro.

Un giorno Elizabeth Cochran lesse del botta e risposta tra Wilson e Barmble. Wilson sul Dispatch scriveva che lavorare, per una donna, è una mostruosità e Bessie, sostenuta da molti lettori, gli aveva risposto a tono.

La giovane legge l’articolo di Wilson e si infuria così tanto da farsi sentire! Scrive una lettera firmandosi Lonely Orphan Girl. La sua lettera non finì nel cestino e venne letta da Wilson e da tutta la redazione. Sì, era un po’ sgrammaticata ma sorprese tutti per l’originalità, la forza e la passione. La ragazza cercò di far capire che è mostruoso essere povere e non istruite. Quello è mostruoso. Non il fatto di lavorare!

Il 17 gennaio 1885 il Dispatch pubblicò un annuncio per rintracciare Lonely Orphan Girl e si presentò in redazione la giovane Elizabeth Cochrane.

Iniziò la carriera giornalistica di Elizabeth. Pubblicarono i suoi articoli. Suscitò scalpore. I suoi articoli non passavano inosservati.

Era originale, appassionata, investigatrice. Parlava con le persone comuni, con le donne, con chi non aveva voce. Era concreta. Una persona che da importanza alle azioni più che alle parole.

L’assunsero e divenne la prima donna in pianta stabile al Dispatch.

Come pseudonimo, le scelsero Nellie Bly, perché le donne non firmavano con il proprio nome.

Nellie scrisse pezzi sotto copertura: si fece assumere in una fabbrica.

I suoi articoli destarono scalpore e venne osteggiata dagli industriali. Andò a stare in un ostello per le operaie e nei suoi scritti raccontò che l’ambiente è poco sano e poco adatto a giovani donne nubili.

Nel 1886 le venne proposto di scrivere da Città del Messico.

Ma una donna sola non poteva recarsi in Messico in missione per un giornale … Nellie lottò per ottenere il permesso dal giornale e arrivarono ad un compromesso: viaggiare con la madre.

All’età di 20 anni, era indipendente e lo dimostrò in tutte le occasioni, senza vergogna.

I suoi articoli non erano politici, né diplomatici, né attenti agli equilibri. Alla fine, in Messico, rischiò l’arresto e decise di tornare negli Stati Uniti.

Ora è il tempo delle inchieste sotto copertura: si fa internare, fingendosi pazza, per raccontare gli orrori dei manicomi. Nellie non si limita al successo, vuole cambiare il mondo e spesso anche ci riesce.

Con la sua coraggiosa inchiesta ottiene persino dei finanziamenti a favore dei manicomi, oltre a visite ispettive e maggiori attenzioni per le persone ivi ricoverate (o meglio detenute).

I successi ottenuti la portano al giornale World di New York e anche qui sceglie casi scomodi, sempre dalla parte dei più deboli (es. il caso della signora Hamilton accusata ingiustamente di tentato omicidio).

Nellie per il World partecipa alla sfida del giro del mondo in tempi record.

Solo durante il viaggio scopre che ha un’avversaria: Elizabeth Brisland. Una concorrente agguerrita, giornalista del Metropolitan, che percorre il giro del mondo all’incontrario. Ma Nellie arriva per prima.

Dopo un periodo di pausa nel 1893 intervista Emma Goldman. Ancora una volta fa scalpore e suscita molte critiche. È nuovamente stufa, priva di stimoli.

È in questo periodo difficile che incontra il milionario Robert Livingston Seaman.

Nellie è ricca, benestante, conosciuta, stimata eppure sceglie l’uomo ricco, anziano, proprietario di un impero siderurgico.

La scelta di Nellie stupisce, fa pensare ad un desiderio di tranquillità, anche se il matrimonio è tutt’altro che tranquillo. Seaman è una persona complessa, un uomo molto geloso. Nellie non è felice, non sempre. Torna a lavorare, riprende una pausa, decide di fare un lungo viaggio in Europa.

Anche nel matrimonio con un milionario Nellie sa essere originale: il suo occhio femminile e l’attenzione ai poveri non verranno mai meno. Instancabile lavoratrice trascorre ore e ore nello stabilimento, studia tutto e innova.

Durante la sua gestione si fanno ben 25 brevetti; decide di eliminare il cottimo a favore dello stipendio settimanale. Dota i bagni degli operai di docce, asciugamani e sapone.

Nella fabbrica fa installare una palestra, sala da bowling, una biblioteca, una sala da ping pong, un pianoforte e un pronto soccorso. Organizza anche serate sociali.

Nel 1904 muore il marito dopo nove anni di matrimonio. Nel 1899 l’azienda stava fallendo, poi grazie all’intervento di Nellie, torna al successo.

Nel 1911 l’azienda viene posta sotto inchiesta e dichiara fallimento. Elizabeth viene processata e scopre l’infedeltà di alcuni collaboratori che l’hanno truffata e fatta fallire.

Ma Elizabeth/Nellie non si dà per vinta! Cerca di salvare l’azienda e riprende anche l’attività giornalistica come inviata di guerra in Europa nel 1914, dove sperava di trovare partner e finanziatori.

Pochi anni dopo, prima di morire nel 1922, torna negli Stati Uniti per una battaglia legale intentata contro di lei dalla madre e dal fratello che lei stessa aveva delegato a sostituirla in azienda in sua assenza.

Nellie non fu soltanto un’eccellenza e la prima in tante cose. Cambiò il mondo: migliorò le condizioni di molti malati ricoverati nei manicomi, fu un modello per milioni di persone. Anche come imprenditrice fu capace di migliorare la vita a 1500 operai e famiglie; fu sempre appassionata, coraggiosa, spesso truffata. Mai impotente.

I successi e l’essere un modello per milioni di persone non le impedirono il tradimento delle persone che lei aveva aiutato e amato.