Katherine Olivia Sessions (1857-1940), nota come Kate Sessions, fu una botanica e visionaria che trasformò il deserto in giardino.
Soprannominata la “Madre di Balboa Park” per il suo contributo al paesaggio di San Diego, California, che andò oltre la piantumazione. Il suo fu un atto di fede ecologica e un modello di emancipazione.
Dopo la laurea in Scienze Naturali a Berkeley abbandonò l’insegnamento per dedicarsi all’orticoltura. Nel 1892 strinse un accordo con la città: in cambio dell’affitto di terreno nel brullo City Park (oggi Balboa Park) per stabilirvi il suo vivaio, si impegnò a piantare ben 100 alberi all’anno nel parco e 300 altrove in città.
Questa clausola determinò il destino di San Diego.
Sessions introdusse specie iconiche come l’eucalipto, il pino di Norfolk e soprattutto la jacaranda dai fiori viola, che ancora oggi definisce l’identità cromatica della città in primavera.
Il suo approccio non era solo estetico, ma scientifico: sperimentò per trovare le varietà resistenti al clima semi-arido locale.
Fu una pioniera nell’unire l’orticoltura all’architettura paesaggistica, un’abilità che le valse, nel 1939, la medaglia Frank N. Meyer.
Kate Sessions non piantò alberi, piantò una cultura verde, lasciando a San Diego un’eredità inestimabile.
