Margaret Fuller (1810 – 1850) è stata una figura di spicco nel movimento trascendentalista americano, giornalista, editrice, intellettuale.
Nel 1845 Fuller pubblicò “Woman in the Nineteenth Century”, un saggio rivoluzionario e fondamentale per i diritti delle donne.
La sua profonda erudizione le valse un’importante concessione: fu la prima donna a ottenere l’accesso alla biblioteca dell’Università di Harvard, un privilegio all’epoca riservato esclusivamente agli uomini.
Grazie alla biblioteca approfondì i suoi studi mettendosi sullo stesso piano dei più fini intellettuali del tempo.
Durante il suo soggiorno in Europa, si schierò apertamente a favore della Rivoluzione italiana del 1848, sostenendo la lotta per la libertà. La sua passione per la giustizia sociale la portò a supportare cause come la riforma delle carceri e la lotta contro la schiavitù.
Margaret Fuller morì nel 1850 in un naufragio, ma il suo impegno e l’attivismo hanno aperto strade, idee, progetti.
La sua vita, le sue opere, la sua eredità ci ricordano l’importanza di lottare per un mondo più giusto.
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John Plumbe, Jr., Public domain, via Wikimedia Commons