Parlando di scienziate il nome più ricorrente è quello di Marie Curie (1867 – 1934), nata Maria Salomea Skłodowska.
Scienziata, fisica, chimica, matematica premio Nobel per la fisica nel 1903 – insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel – per gli studi sulle radiazioni; premio Nobel per la chimica nel 1911 per la scoperta del radio e del polonio.
In questo e nel prossimo post tratteremo aspetti meno noti: la vita e le parenti.
Le figlie dei coniugi Sklodoska-Curie sono due donne fuori dall’ordinario: Irène Joliot-Curie chimica e fisica a sua volta Premio Nobel nel 1935 per la chimica; Ève Curie scrittrice, pianista e diplomatica.
Due donne straordinarie come le zie materne, ovvero le sorelle di Maria Sklodowska/Marie Curie.
Innanzitutto scopriamo che esisteva un patto di sorellanza tra Maria e la sorella Bronisława: prima Bronislawa si sarebbe laureata in medicina (cosa che avvenne nel 1891) grazie al lavoro di domestica di Maria e poi Maria avrebbe studiato grazie alla dottoressa.
Entrambe studiarono a Parigi perché in Polonia le donne non erano ammesse all’Università.
Ma prima di questo patto ci fu l’aiuto fondamentale della sorella Zofia, ragazza dotatissima, vincitrice di diversi premi scolastici, che mentre studiava si occupava della madre malata e dei fratelli. Zofia morì a soli quindici anni.
L’ultima sorella Helena fu educatrice, ispettrice scolastica, attivista per i diritti femminili e fondatrice a Varsavia di una scuola per ragazze.
Quindi prima di parlare di Marie Curie è doveroso ricordare le sorelle perché senza il sacrificio di Zofia e il patto tra Maria e Bronislawa (che ricordiamo dirigerà il primo sanatorio polacco aperto grazie al sostegno economico di Marie), oggi non saremmo qui a parlare di nessuna Curie.
Una sorellanza dimenticata ma che ha molto da raccontare.