Libera a Parigi: la poetessa Ida Faubert

La penultima tappa del viaggio è ad Haiti per conoscere una insolita poeta e scrittrice.

Ida Faubert (1882 – 1969) è la figlia del presidente haitiano Salomon e della francese Potiez. La famiglia espatria in Francia per motivi politici quando Ida ha sei anni, subito dopo il padre muore e la bambina viene educata come le bambine delle élite francesi presso un collegio. 

Faubert è una donna haitiana di colore, ma l’essere figlia presidenziale fa di lei una figura molto complessa e particolare. Vive e conosce due culture: quella haitiana e quella francese ed europea; ha modo di conoscere artisti e poeti. Si sposa giovane, perde la figlia e nel 1903 decide di separarsi e tornare ad Haiti.

Ad Haiti suscita molto interesse per la sua formazione e le origini. È molto ammirata. Però l’alta società haitiana non è aperta come quella francese, così nel 1914 si ristabilisce definitivamente in Francia.

Durante la I guerra mondiale Ida serve come volontaria negli ospedali parigini e nel mentre apre il salotto agli intellettuali e artisti dell’epoca. Amica di Anna de Noailles e di Colette manterrà tutta la vita contatti con Haiti, aiutando anche diversi artisti.

Però è a Parigi che è culturalmente libera vivendo gli anni d’oro della cultura.

Nel 1939 pubblica il primo volume di poesie e riceve il Prix Jacques Normand. Anche durante la II guerra mondiale non lascia Parigi continuando a scrivere mentre il figlio è arruolato in guerra.

Ida Faubert è una donna libera, una haitiana di cultura francese, la figlia di un presidente. Una donna con due matrimoni, un’artista. Una donna dalla vita insolita per i modelli dell’epoca, una parigina d’adozione, una donna moderna e cosmopolita.