Cosa hanno in comune Hillary Clinton e Prudencia Ayala?
Ovvero una donna potente, ricca, istruita e una sarta semianalfabeta.
Il nome Clinton è noto a tutti e la si ricorda come la prima donna candidata alla Presidenza degli Stati Uniti. I più attenti ci diranno che non è la prima dato che il primato è conteso da Belva Ann Bennett Lockwood (1830 -1917) avvocatessa, educatrice, scrittrice, attivista che lottò per i diritti delle donne.
Belva partecipò alle elezioni del 1884 e 1888 quando le donne non potevano né votare né partecipare.
Il primato di Belva è tuttavia rivendicato da Victoria Claflin Woodhull (1838 – 1927) candidata nel 1872. Anche se Victoria era una donna mediamente istruita, questo non le impedì di occuparsi di diritti civili. Soprattutto grazie a conoscenti influenti riuscì ad ottenere importanti risultati: con la sorella fu la prima donna broker e fondò la Woodhull, Claflin & Co nel 1869.
La vita di Victoria è piuttosto interessante anche per il giornale da lei pubblicato: il Woodhull and Claflin Weekly. Victoria corse alla Casa Bianca nel 1872, nel 1884 e nel 1892.
Quindi tre donne candidate Presidenti: due molto istruite, tutte e tre in gamba e tutte con conoscenze influenti.
E Prudencia?
Prudencia (1885 – 1936) era povera, semianalfabeta, faceva la sarta nel Salvador. Inoltre era di origine indigena. Tutte caratteristiche che non la avvantaggiavano. Eppure una donna discriminata si candidò alla Presidenza del Salvador, la prima nel suo Paese e la prima in America Latina.
Prudencia tentò di candidarsi nel 1930, ma le fu impedito dato che le donne nemmeno potevano votare.
Ma grazie al suo lavoro di semplice sarta riuscì a sovvenzionare il suo giornale attraverso il quale promosse i diritti civili delle donne e la sua candidatura.
Ancora oggi questa sarta ritratta, in alcune foto, con il bastone simbolo del potere per gli uomini dei suoi tempi e che lei usava per provocazione, è un modello per le donne del Salvador.
Una donna eccezionale, soprattutto ricordando che era povera, semianalfabeta e indigena. Eppure riuscì a fondare un giornale e osò candidarsi Presidente.
Una donna che … meriterebbe oggi la nostra attenzione.