Medicina e welfare in Israele: un sistema di eccellenza che tra i fondatori vanta 22 coraggiose dottoresse

Il sistema ospedaliero e il welfare israeliani devono molto a delle donne che, tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, studiarono medicina ed esercitarono la professione nella terra di Israele.

Le protagoniste di questo futuro successo sono una ventina di dottoresse in un contesto, quello dell’Impero Ottomano, che impediva alle donne di studiare medicina e alle straniere di ottenere la licenza e infine, relegava le donne alla sola e piuttosto rudimentale ostetricia.

Nonostante l’impossibilità di ottenere la licenza, nonostante un clima poco favorevole, nonostante la malaria, la diffidenza e l’odio delle persone, queste donne conseguirono uno strepitoso successo.

Le dottoresse furono in tutto 22 tra le quali spiccano:

  • Bathsheba Yonis, che lasciò Odessa per studiare medicina a Ginevra
  • Hanna Weitz che nel 1915 prese la malaria, riuscì a guarire, perse il bambino che aspettava e continuò nella sua opera
  • Alexandra Belkind, che fu l’unica nata in Palestina a studiare in Europa
  • Sarah Benami  e infine Helena Kagan che avviò un primo sistema di welfare.

Per poter lavorare, queste dottoresse dovettero prima operare clandestinamente e, solo durante la I guerra mondiale, il governo riconobbe loro la possibilità di esercitare la professione, dato che i dottori-uomini erano in guerra.

Il segreto del successo fu la determinazione e il coraggio, tanto che riuscirono in imprese impensabili per delle donne:

Bathsheba e Alexandra Belkind furono tra i fondatori della Hebrew Medical Union nella terra di Israle,  oggi chiamata Israel Medical Association.

Helena Kagan per prima, ottenne la licenza ad esercitare la professione medica nei territori dell’Impero turco, quando era già direttrice dell’Ospedale municipale di Gerusalemme. Fu lei ad avviare il primo embrionale sistema di welfare, utilizzando la casa del collega dottor Ticho e l’equipaggiamento della clinica per dar vita al Jewish Hospital for Children con 12 posti letto e 60/100 pazienti al giorno, compresi gli adulti. Infine durante la Guerra di Indipendenza del 1948, diresse tutti i servizi medici di Gerusalemme.

 

Hanna Weitz diede vita al centro culturale per i nuovi migranti di Gerusalemme. 

Ventidue donne che nulla poté fermare e che fondarono Unioni, diressero Ospedali (anche senza licenza), diedero vita a centri culturali, diressero tutti i servizi medici di Gerusalemme durante una guerra … contribuendo così alla creazione di un sistema sanitario di eccellenza internazionale.

Chi avrebbe mai immaginato l’esistenza di tali storie di coraggio e successo dietro ad un sistema sanitario riconosciuto come eccellente e sicuramente pionieristico? E come mai questa storia, bella e interessante, non è nota se non agli specialisti come la storica Zipora Shehory Rubin che dedicò un saggio su Vesalius, rivista dell’International Society of Medicine, o anche su riviste specializzate come Pagine Ebraiche (disponibile online).

 

 

Fonte: Rossella Tercatin, Pagine Ebraiche, luglio 2011